Ecco quant' è buono e quant' è soave che i fratelli vivano insieme! ( sl. 133), e vivere insieme rivela la diversità dei doni di ciascuno che diventa la ricchezza di tutti per amare e servire meglio.
All'inizio di quest'anno la Fraternità della Tanzania ha avuto la gioia di avere la presenza di sruor Patrizia, Madre Generale, della responsabille della Delegazione Brasile/Perù, suor Carmen, e di Sr. Marivone per aiutare la fraternità di Bunda. La loro presenza è stata un grande dono di Dio, che ci ha dato la grazia di poter aggiungere forza in vista del bene di questi piccoli e ha ravvivato anche la gioia di stare insieme e di poter condividere il pane della Parola e della vita, nonostante le differenze di culture e di pensiero di ciascuna. Il Signore ci unisce in vista di uno stesso ideale e di un bene comune. Nel mese di marzo la Madre e la delegata sono tornate in patria e suor Marivone resterà con noi fino a dicembre 2021. Con lei daremo inizio ad un “corso di cucito” per i piccoli, bambini e bambine, e le nostre aspiranti. E noi piccolo gregge portiamo avanti il Villaggio, certe che il “poco” fatto con amore diventa “molto”.
“E preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbaracciandolo disse loro: chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome accoglie me” (Mc 9,37).
Ancora una volta Dio ci ha dato la possibilità di accoglierlo nel piccolo e diseredato di affetto…E ci ha fatto un dono nel piccolo Benedict Baraka, un bambino di appena una settimana di vita, nato e abbandonato per strada nel Villaggio di Kibara, distretto della Diocesi di Bunda.
Questo bimbo é stato affidato a noi, per assicurargli cure, una casa e, crescendo, un’educazione per una vita dignitosa e un futuro piena di speranza. Dio ci sorprende sempre e il suo amore non abbandona nessuno “Si dimentica forse una donna del suo bambino...? anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticheró mai” (Is 49.13-16). Benedict é così fragile, dolce e totalmente dipendente. Inizia la sua vita in mezzo a noi, nel Villaggio San Francesco, come un dono di Dio, circondato dall΄amore di tutti e ricevendo tutte le cure necessarie per poter crescere e sperimentare che Dio non ci abbandona mai e che il Suo Amore per noi é senza misura.
Ancora una volta sperimentiamo che il Signore guarda con bontà a questa opera e ci chiama a collaborare con Lui in questa continua “rigenerazione amorosa dell΄umanità.” Quando é arrivato ci é sembrato di rivivere il momento in cui Madre Ilia ha accolto il piccolo Peppino…Sia lei la guida, perché possiamo essere per questo bambino, madri nello spirito e guide per il cammino della vita.
La superiora generale suor Patrizia Coppola, partita il 3 gennaio 2021 per la Tanzania, è arrivata a Bunda nel Villaggio San Francesco. E' stata accolta dalla comunità delle suore e dai bambni che vivono e studiano nel Villaggio. Qui è tempo di ripresa: inizia l'anno scolastico per i bambini e di formazione per le ragazze che hanno intrapreso un cammino di discernimento vocazionale.
La storia di Dio con il suo popolo è eterna e dinamica e noi, come una piccola porzione del suo popolo, seguiamo con Lui quest'opera di Rigenerazione amorosa, che é condotta sempre da Lui. E così la vita del Villaggio prende forma e noi vediamo sempre di più la crescita dei nostri bambini e leggiamo la realtà che viviamo come segno della provvidenza e della grazia di Dio, presente in questo luogo.
Sappiamo che Dio è Amore, e che l'Amore a sua volta è creativo e, quindi, non ci fa mancare i mezzi necessari per dare a questi piccoli tutto ciò che è necessario, perché crescano in statura, saggezza e grazia.
“Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dallʼalto e discendono dal Padre” ( Gc 1,17)...Ed Egli usa anche la fragilità umana per portare a buon fine la sua opera.
Durante quest'anno un piccolo gruppo dei bambini del Villaggio è stato preparato da noi a ricevere il sacramento del Battesimo e in questo cammino i bambini hanno mostrato tanta voglia ed entusiasmo di professare la fede.Il 28 dicembre hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo nella Cattedrale di Bunda insieme ad altri 140 bambini.
E così il nostro cuore, insieme al loro, é pieno di gioia e di gratitudine a Dio, che ci dà la possibilità di chiamarlo Padre ed essere veramente suoi figli.“Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio. E lo siamo realmente!” (1Gv 3).
Abbiamo intervistato suor Patrizia Coppola, superiora generale della Congregazione, che in questo momento si trova in Tanzania, nel villaggio dei bambini a Bunda.
Ci racconta l'esperienza che stanno vivendo, in tempo di Covid-19: anche a Bunda l'epidemia si sta diffondendo.