“C’è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35). Veramente queste parole riecheggiano nella nostra vita in questa realtà in cui siamo inserite, e ci sono così tante esperienze che abbiamo fatto in questo senso, soprattutto a contatto con i bambini. Alla vigilia della veglia natalizia abbiamo festeggiato con loro in una forma che non avevano mai vissuto.

I piccoli hanno fame… Sono queste parole che abbiamo scritto nella nostra cappella e che ci accompagnano nel nostro cammino con i più piccoli di Bunda. Fame…parola che può avere tanti significati, che può toccare ognuno di noi…fame di pane, fame di amore, fame di essere visti, toccati, abbracciati…fame di Dio! Non sempre sappiamo dare il nome alla nostra fame ma sempre abbiamo bisogno di qualcuno che ci sfami, che sappia capire la nostra fame…

La nostra vita qui scorre nella semplicità del quotidiano…fatta di  preghiera, incontri, sorrisi, saluti…e studio dello swahili. La costante delle nostre giornate sono i bambini, che a partire dalle 14,30 iniziano a chiamare “Sistaaaa…” e con un balzo si trovano all’interno della veranda. Ormai si sentono talmente a loro agio che anche se non possiamo uscire subito, loro si accomodano lo stesso. Hanno imparato i nostri orari: nel pomeriggio diciamo il rosario insieme, in swahili così ci esercitiamo con la lingua, e loro ora chiedono di pregare con noi!

Oggi abbiamo chiesto se volevano pregare o giocare…la risposta è stata: pregare!…Ovviamente dopo abbiamo anche giocato!  E mentre pregavamo ho pensato alla loro fame di Dio…e di nuovo mi sono tornate in mente le parole “I piccoli hanno fame e non c’è chi spezzi loro i pane della Parola”. Parola che si fa carne con gesti concreti, con sorrisi, abbracci e carezze…gesti per niente scontati per questi bambini. Ma sono le piccole cose che ci fanno fare esperienza della presenza amorosa di Dio nella nostra vita.  “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” e quello che possiamo dare non sono i soldi o le cose, ma l’amore! Quell’Amore che ci è stato dato non perché lo meritassimo, ma semplicemente per la bontà e misericordia di Dio, e perché ne abbiamo bisogno per vivere… tutti.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di chi ha inventato la gratuità, per poterci donare anche noi senza riserve. Abbiamo bisogno di chi per noi si è fatto Pane per poter sfamare.

Oggi  5 agosto, suor Patrizia, suor Arta, suor Jenniffer, hanno partecipato al pellegrinaggio con tutto il popolo dell’isola Ukerewe al luogo dei martiri. La processione è stata prevista  in preparazione alle celebrazioni dell’anniversario di ordinazione del primo sacerdote della Tanzania, originario proprio di Ukerewe – p. Celestine Kipanda Mzalendo, avvenuto il 15 agosto 1917 –  e i 150 dell’arrivo dei primi missionari della chiesa cattolica. Al pellegrinaggio al luogo dei martiri, iniziato questa mattina presto,  è seguita la S. Messa nella parrocchia Mwiboma, sulle rive del lago Vittoria.

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Nel nostro nome "Piccole Missionarie Eucaristiche" è sintetizzato il dono di Dio alla Congregazione. Piccole perchè tutto l'insegnamento di Madre Ilia sarà sempre un invito di umiltà, alla minorità come condizione privilegiata per ascoltare Dio e gli uomini.
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