L'essere missionario va ben oltre l'eloquenza delle parole o dei discorsi persuasivi; la missionarietà è come un movimento dinamico nella vita di chi, dopo aver sperimentato l'amore di Dio, non riesce più a contenerlo e sente il desiderio di far vivere a tutti la stessa esperienza. Questo impulso missionario nasce dal cuore ed è capace di toccare altri cuori, perché l'annuncio rivela Gesù e il suo amore.E’ proprio come ci insegna nostro padre Francesco “Predicate sempre il Vangelo, e se fosse necessario anche con le parole!”. E’ in questa dinamica missionaria che, quest'anno, la Missione della Tanzania ha condiviso la presenza di suor Marivone. Lei è venuta dal Brasile per una “missio ad tempus” e ha collaborato tantissimo in questa missione con il lavoro, ma soprattutto con la testimonianza. Senza la padronanza della lingua, ma con la lingua dell'amore, è stata un grande dono per la nostra fraternità, i bambini, le studentesse, le aspiranti e tutti coloro che sono passati qui in questo periodo. Sempre disponibile, con un sorriso sulle labbra, silenziosa e sempre pronta ad aiutare chi aveva bisogno, instancabile, ogni giorno facendosi pane spezzato per tutti, donando tutto per tutti.E così, con i suoi modi umili, pazienti e docili, ha conquistato tutti, ma soprattutto ha rivelato il Volto materno di Dio.Ora sta tornando in Brasile e lascia a ciascuno di noi la sua testimonianza che resterà sempre nel cuore.A Dio la nostra gratitudine per tutto ciò che è stata e che ha fatto per noi. Restiamo unite nella preghiera anche se a distanza.
suor Jenniffer
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