Carissime sorelle vicine e lontane, carissimi figli e figlie di Madre Ilia, Abbiamo ricominciato le nostre attività in terra Paraense e ora, Pace e Bene, con la presenza allegra e servizievole di suor Marivonne. Come tutti già sanno, con la visita della madre, sr Gabriella e sr Eleusa, abbiamo partecipato ad un convegno su “Gli impatti delle centrali idroelettriche, le foreste e le miniere degli indigeni Indios e Quilambos” (discendenti degli schiavi africani) in questo immenso Brasile, ma soprattutto nella Regione Amazzonica.
Oriximinà si distingue per essere sede principale di “Arquino”, un’associazione che è riuscita per prima nella demarcazione delle terre che dovrebbero appartenere ai “Quilombos” nella regione.
Suor Marivonne ha avuto già opportunità di visitare una delle aree dei Quilombos, nella quale si concentrano 14 comunità quilombalas. È stata per lei una grande avventura! È partita in una barca della Parrocchia con padre Tomaz e alcuni laici per un triduo di formazione. Sono partiti la mattina Sono saliti lungo il fiume e i suoi affluenti… finalmente stavano per arrivare al luogo dove avrebbero incontrato tutte le comunità, ma poichè stiamo all’inizio “dell’inverno” (non piove) il fiume è ancora molto basso e… all’improvviso la barca si trovò sulle pietre. Tutti gli uomini della barca e gli aiutanti vicini si sono calati nel fiume per disincagliare la “Urnà Tapera”. Dopo molto lavoro, sono riusciti a farlo… ma subito dopo si è incagliata di nuovo. Questa seconda volta però si è rotta anche l’elica della barca. I vicini del fiume hanno agganciato la barca portandola per aggiustarla, così sono arrivati a tarda sera. Il tempo del viaggio quando va tutto bene è di 10 ore.
Arrivati lì, dopo tanta stanchezza della giornata trascorsa, la ricompensa è stata la gioia dell’incontro! Tutte le comunità erano presenti, tranne una. La gente era tutta di colore, con eccezione del sacerdote e dei due laici della parrocchia. Molti erano felici di vedere sr Marivonne e dicevano: “adesso abbiamo una suora come noi!”
Durante i tre giorni sempre con molta allegria, molta danza, con tutta la purezza e la bellezza della natura. Temi centrali dell’incontro: la “Liturgia multiculturale” e “Il profilo del coordinatore di comunità” Mentre si svolgeva l’incontro, il “capitano”, colui che conduceva la barca, ha cercato di aggiustare “provvisoriamente” la barca per scendere fino a Oriximinà. In uno degli intervalli, l’equipe formativa si deliziò contemplando e tuffandosi nelle bellezze delle cascate nere tagliate dall’acqua: un vero spettacolo! La natura accompagna la vita del suo popolo: regalo di Dio! Per scendere il fiume “il capitano” ha dovuto condurre la barca con molta attenzione e molto lentamente, il rischio di rimanere nelle pietre era molto grande. Dopo 10 ore finalmente sono arrivati…
Mentre suor Marivonne stava sopra con i Quilombos, suor Luzia stava in Obidos (sede della diocesi) per il primo incontro di formazione di Pastorale vocazionale da poco avviato in diocesi. Io sono rimasta in Parrocchia per l’incontro di formazione dei catechisti perché sono la responsabile della catechesi Parrocchiale. Era bello vedere il salone strapieno di catechisti: 210 delle aree rurali e urbane. Abbiamo lavorato sulla Spiritualità, sulla Programmazione e Metodologia, tuffandoci tutti nella lettura orante della Parola di Dio. Ho potuto percepire come tutti erano assetati e come hanno bevuto questo alimento spirituale. Nel fine settimana, ancora una tappa formativa: questa volta per tutti i leader delle comunità, soprattutto per i responsabili di liturgia e canto e anche per i catechisti. Lavoriamo sul tema della Vita Liturgica: la Vita al ritmo della Parola e la Vita Eucaristica con Padre Arilson, il venerdì, sabato e domenica.
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