“ Alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. ( Lc. 21,28)
Carissime sorelle,
nel ciclo dell’anno liturgico, l’avvento inaugura un nuovo anno, tempo favorevole, tempo di attesa che consente al cuore di prepararsi all’incontro con l’ “Atteso”. Tempo di avvento…tempo in cui Dio, pazientemente, trasforma il nostro cuore perché sappiamo riconoscere i segni della sua venuta: i passi del suo approssimarsi, la musica della sua vicinanza.
Dio viene verso di noi, a noi l’impegno di andare verso di Lui, con un cammino spirituale fatto di preghiera, di misericordia, di accoglienza incondizionata dell’altro…dello straniero, del lontano, del povero, …del mio fratello, incarnato nel piccolo Bambino di Betlemme.
Stiamo vivendo un momento storico carico di segni che suscitano paura, tensione, ansia per un futuro incerto…problemi ambientali, nuove povertà, guerre, ritorno a “muri di difesa” che dividono gli uomini, “fratelli” nell’ umanità.. Su tutto questo risuona, quanto mai attuale, l’invito dell’evangelista Luca, nel vangelo di questa prima domenica di Avvento... “Alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”. (Lc. 21,28)
Sì, la nostra liberazione è vicina, se grande è il nostro desiderio di essere liberati ed è il profeta Geremia ad indicarci la modalità: lo spuntare di “un germoglio” (Ger. 33,15), solo un germoglio, piccolo e fragile, che nei grandi sconvolgimenti testimonia la speranza nella vita, rinnovando il desiderio di vivere. Scopriamo attorno a noi i germogli, circondiamoli di amorevole cura, perché portino novità di vita…e siamo anche noi germogli teneri, nati dal cuore di Cristo, testimoni di speranza, profeti del Regno.
“ Vegliate e pregate in ogni momento…” ( Lc. 21,36). L’attesa è fatta di veglia, vigilare come sentinelle, con la lampada della fede sempre accesa per essere pronti a scorgere una presenza che irrompe nella nostra storia, quale risposta al nostro desiderio di amore.
Ascoltiamo M.Ilia…: “Oggi comincia la novena dell’Immacolata ed anche il tempo dell’Avvento: tempo di purezza e di mortificazione, ci dobbiamo preparare a ricevere il Bimbo Celeste, a custodirlo nell’anima nostra, ad offrirgli, in cambio della fredda grotta di Betlemme il caldo del nostro cuore, vinto dal Suo Amore”. (Lampade viventi pag. 60)
Alziamoci, con coraggio, dalle nostre paure, dal nostro scoraggiamento, dalla nostra poca fede e leviamo il capo, alziamo lo sguardo, scorgiamo i segni della sua presenza…luce che squarcia le nostre tenebre, tenerezza infinita che libera da ogni male.
“ Vieni, Signore Gesù, maranatha!”
Il Signore ci benedica
Suor Patrizia
Bagnoli, 27/11/2021
( Primi vespri della I domenica di Avvento)
Informativa sulla privacy