[...] Ecco il tempo di avvento, tempo di attesa, perché la vita umana è una continua attesa. Attendiamo, nell’intimo del nostro cuore, l’umile Bambino di Betlemme, l’Emmanuele, il Signore della storia, il Dio con noi, il Dio per noi.
Che cosa attende questo nostro mondo? Chi attende in un tempo di contraddizioni. Attende la Pace, attende il Principe della pace, la luce che squarcia le tenebre dell’errore e dell’orrore…attende con fiducia il Signore che è fedele e non tarderà… perciò alza il suo grido…maranathà, vieni Signore Gesù.
“State bene attenti”, “Vegliate e pregate in ogni momento…” (Lc 21,34,36).
E’ l’esortazione dell’evangelista Luca in questa prima domenica d’avvento: bisogna fare attenzione a ciò che appesantisce il nostro cuore e spegne la speranza, vegliare attenti a tutti i segni, anche piccoli, che sono rivelatori della presenza di Dio, perseveranti nella preghiera, sempre più profonda, alimentando con l’ascolto della Parola la lampada della fede che brilla nella notte e diffonde la sua luce nelle nostre fraternità e per tutti i nostri fratelli che brancolano nel buio della sofferenza, di un quotidiano faticoso, di un futuro senza speranza.
“Guarda in alto e confida in Dio: mai invano spererai” (M. Ilia)
- Ilia ci invita, in questo tempo prezioso, a guardare in alto, verso la stella che guida i nostri passi alla grotta di Betlemme, a confidare nell’opera di Dio su ciascuna di noi e sulla congregazione tutta.
Il Giubileo che ci prepariamo a vivere invita tutti a guardare al futuro con speranza, ad apprendere e praticare l’arte della speranza con la testimonianza della propria vita.
“Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. (Papa Francesco, Bolla di indizione del giubileo dell’anno 2025).
Sorelle carissime, andiamo con gioia e speranza incontro al Signore che viene…Maranatha!
Il Signore ci benedica
Sr Patrizia
Bagnoli, 1 dicembre 2024
( I domenica di Avvento )
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