Vangelo di Matteo 17, 1-9
Salire e scendere…per un unico cammino di trasformazione
Questa seconda domenica di Quaresima ci propone un viaggio completo di andata e ritorno. E come in ogni viaggio anche qui non mancano le sorprese; sul monte Gesù si trasfigura davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni.
Per i discepoli il viaggio può essere anche considerato chiuso, ci si può già fermare ; “Signore è bello per noi essere qui”!
Eh, sì! E’ proprio bello quando dopo la fatica della salita si ha la possibilità di vedere il Maestro trasfigurato ed essere inondati dalla sua luce. È confortante soprattutto avere la conferma che non ci stiamo sbagliando sulla persona che stiamo seguendo: “Questi è il figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”! Ma tutto questo non basta, non è sufficiente, bisogna vivere il secondo momento di questa esperienza: la trasformazione e, per viverla , bisogna scendere.
“Alzatevi e non temete” è l’imperativo di Gesù! Bisogna scendere conservando nel cuore la luce della trasfigurazione e stampando per sempre nella mente la voce del Padre.
Allora, si può anche tacere, non c’è bisogno di parlare di trasfigurazione se si vive da trasfigurati…Come chi ha fatto esperienza della sua luce e la sa intravedere anche nella notte più profonda.
Non conta se saliamo, rimaniamo o scendiamo dal monte. Conta che, dopo averlo incontrato e ricevuto la sua luce, ci fa vivere da risorti e ci fa annunciare un anticipo di resurrezione nel nostro quotidiano.
sr Giuliana
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