Dopo aver ricevuto il battesimo, Gesù è "trasportato" dallo Spirito nel deserto per essere tentato. Il deserto nella tradizione d'Israele è il luogo della prova, il luogo in cui si verificano le proprie scelte ed è una situazione esistenziale per tutti e Gesù vi si trattiene per quaranta giorni affrontando un digiuno teologico, ma dopo quaranta giorni sente il bisogno di cibarsi della Parola per poterla poi donare. Il termine tentazione, per noi credenti, è un termine ambiguo perché vuol dire essere spinti a commettere una trasgressione, ma per le Sacre Scritture vuol dire invece "mettere alla prova", per vedere cosa c'è dentro di noi.
La prima tentazione: sostituire Dio. «Se sei figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane». L'uomo è tentato da sempre di credere che tutto il suo futuro risiede nelle cose materiali, anche in un pezzo di pane, ma Gesù gli risponde: «Non di solo pane vive l'uomo». L'uomo non deve implorare solo pane, ma vita, amore, felicità e vivere di ciò che viene dalla bocca di Dio per questo ne sente profonda nostalgia.
La seconda tentazione: una sfida a Dio. «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù». È la provocazione di sempre quella cioè di volere un Dio a nostra completa disposizione, pronto a intervenire all'occorrenza ma Gesù gli risponde: «Non mettere alla prova il Signore Dio tuo». È la tentazione di ridurre la presenza di Dio allo spazio del miracoloso, una fede spettacolare, fatta per rispondere all'ansia di sicurezza che induce a cercare continuamente segni di conferma. Insomma, è la tentazione di avere Dio sotto controllo e magari cercando di raggirarlo con preghiere e digiuni. E le tentazioni non ci mollano nemmeno quando ci si trova in luoghi sacri, anzi, qui si fanno più sottili; e in questa terza tentazione, infatti, satana alza il tiro: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai».
Nelle due tentazioni precedenti il satana voleva mettere alla prova l'effettivo potere di Gesù; questa, invece, è la tentazione di mercanteggiare con Dio. Satana invita Gesù a essere realista ed è come se dicesse: Il mondo ha dei problemi, risolvili! La gente ti chiederà miracoli, guarigioni, esaudiscili! Ma Gesù gli risponde: «Vattene satana - il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».
Nel deserto Gesù ha dovuto scegliere da che parte stare e ha scelto di giocarsi la vita puntando sull'amore. Egli, solidale con la nostra umanità, vive l'esperienza delle tentazioni perché l'unico modo per andare oltre è solo ed esclusivamente amare.
don Franco Bartolino
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