Il Vangelo odierno (Luca 2,16-21) ci presenta altri personaggi importanti che salgono sulla scena nel momento in cui nasce il Figlio di Dio. Ricevuto l’annunzio di gioia dagli angeli, essi, senza indugio vanno alla grotta, vedono il Dio bambino e lo annunziano a tutti coloro che incontrano.

Inizia la dinamica missionaria della chiesa: l’annuncio porta all’ascolto…l’ascolto alla visione….si comunica agli altri affinché anche loro possano fare esperienza del Signore. Sì. Abbiamo bisogno di fare esperienza di lui, di lasciarci toccare da lui per capire il senso profondo della nostra vita che non è un possesso geloso da custodire, ma un dono da dare! Sono i primi annunziatori della fede e come sempre sono scelti fra gli ultimi, i semplici, i poveri. Senza indugio: è questo l’atteggiamento giusto di tutti coloro che hanno incontrato il Signore nella propria vita. Sì, senza indugio, senza perdere tempo, si dà inizio a quella comunicazione rapida, ma profonda che qualcosa è cambiato nella nostra vita, che abbiamo incontrato un senso che ci ha sconvolti.  Che stupore! Il Signore, proprio lui, si lascia incontrare da noi sue creature fragili e talvolta deboli. Che meraviglia! Impariamo a coltivare questo atteggiamento di stupore, altrimenti corriamo il rischio di rinchiuderci in quell’abitudine che ci porta a vivere tutto ciò che ci viene donato con tanta meccanicità ed eterna ciclicità. Il Dio del cielo che nasce per noi, che è Bambino adagiato in una mangiatoia ci lascia capire, ancora una volta, lo stile con cui dobbiamo vivere: quello delle piccolezza e dell’abbassamento. Dio si china su di noi, viene in mezzo a noi, vive con noi. Diciamolo a tutti! D’altra parte non possiamo tralasciare l’insegnamento che Maria da a noi quest’oggi: conservare ogni cosa, ogni evento, ogni parola nel proprio cuore, nella propria interiorità per farne oggetto continuo di riflessione, per incontrarle nuovamente con uno sguardo e un capire sempre nuovo.

Dio viene a noi per mezzo di Maria, grazie alla sua disponibilità. Apriamo il nostro cuore alle meraviglie che il Signore compie per noi, riempiamo i nostri occhi di stupore per le bellezze che ci sono donate e, senza indugio, narriamo ad altri che il Signore è presente in mezzo a noi, è con noi e con noi rimarrà per sempre.

   suor Simona Farace

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