La solennità della SS. Trinità apre la nostra riflessione sul centro della nostra fede: Dio è unità e trinità.
A primo acchito, sembrerebbe quasi un’assurdità tale affermazione, ma sappiamo per fede che invece tutto ciò è vero e reale. Da sempre Dio si è fatto conoscere come relazione con il Figlio, con lo Spirito Santo, con l’umanità. Questa è una buona notizia! Il Dio cristiano non ama la solitudine, ma ricerca la comunione, la presenza, e per questo, chiede a noi di abitare nella nostra esistenza, di vivere con noi, di diventare sua dimora. Ognuno di noi, allora, è il “tempio Santo di Dio”, costruito sulla “pietra angolare” che custodisce il dono e la presenza della Trinità. L’essere uno e trino di Dio, ci spinge a riflettere tantissimo sulla nostra realtà  umana ed ecclesiale. Noi siamo stati creati ad immagine di Dio e sul modello della Trinità. Il nostro essere chiesa, il nostro essere inseriti in qualche gruppo o movimento ecclesiale, non è la stessa cosa che appartenere ad un club. Noi  “pur essendo  molti, siamo un corpo solo”, resi UNO dallo Spirito Santo, che ci invita all’unità conservando le nostre diversità. Lo Spirito Santo  non ci massifica, non ci chiede di perdere la nostra propria identità, ma ci propone l’Unità nella “comunione”, conservando le nostre specifiche caratteristiche.
All’interno della trinità il Padre non è il Figlio e il Figlio non è il Padre, ognuno è se stesso nell’unità, nell’Amore forte e profondo, nello Spirito Santo.
La liturgia odierna, infatti, ci propone ancora una volta, un itinerario interiore che ci farà approdare al cuore stesso di Dio, al Suo Amore che è dono e dono di fedeltà.
Guardiamo quindi alla Trinità, impariamo da Lei a vivere in comunione, con disponibilità e apertura, donandoci ai fratelli senza misura e senza remore, affidandoci totalmente nel cuore e nelle mani del Padre che ci accoglie, ci accompagna, ci sprona.

                                                                                                                                                           suor Simona Farace

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