Si è svolta a Roma dal 6 al 27 ottobre la assemblea sinodale straordinaria sull’Amazzonia.

Amazzonia: Nuovi Cammini per la Chiesa e per una Ecologia Integrale è il titolo del documento preparatorio che ha tracciato le linee dei lavori sinodali.

I padri sinodali sono stati chiamati a riflettere e discernere sulla realtà delle terre panamazzoniche e sulla presenza della Chiesa in questi luoghi tanto sfruttati e tanto ricchi di risorse naturali e umane. Il sinodo è stato il volto visibile di una Chiesa che continuamente, su invito di Papa Francesco, si impegna a stare accanto alla gente, ai poveri, agli ultimi. Una Chiesa che ha fatto proprie le parole dell’Esodo: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze» (Es 3,7). Il grido dei poveri è la speranza della Chiesa, ha detto papa Francesco, durante la Messa di chiusura, il 27 ottobre in San Pietro.

I giorni del sinodo hanno coinvolto non solo i padri sinodali, ma tante altre realtà sociali ed ecclesiastiche mobilitate a suscitare interesse, conoscenza e sensibilità verso il tema della cura della terra, del creato e del rispetto delle culture e della dignità dell’uomo, in tutte le sue manifestazioni. Dal 6 al 27 ottobre nella Chiesa di Santa Maria in Traspontina a Roma è stata allestita una Tenda per la nostra casa comune.

         La Tenda aperta dalla REPAM (la Rete per la Regione Pan-Amazzonica) è stato uno spazio per incontrarsi, ascoltare e pregare con coloro che volevano conoscere la realtà e la spiritualità della regione amazzonica.

Per il servizio di accoglienza, rivolto a tutti coloro che in questo mese avrebbero varcato la Chiesa, è stata creata una rete di volontariato di laici e religiosi che si sono alternati per tutto il mese di ottobre.

Anche la nostra comunità ha dato la sua presenza e disponibilità in tutti i fine settimana del mese con l’alternarsi di: sr Annafranca, sr Viola, sr Maria Assunta, sr Giuliana, partecipando anche a qualche momento celebrativo e alla messa conclusiva presieduta da Papa Francesco a conclusione del Sinodo domenica 27 ottobre 2019.

Ogni impegno per il Regno, per quanto piccolo, invisibile e insignificante possa sembrare è certamente un seme gettato. Ciò di cui davvero c’è bisogno è seminare, in un mondo tanto impegnato a sradicare, distruggere, usare i frutti della terra per i propri interessi.

Il Sinodo ha gettato i riflettori verso una realtà forse volutamente oscurata per fini economici che non hanno la cura dell’uomo e del creato come priorità.

Il documento finale del sinodo “Chiesa alleata dell’Amazzonia” conferma il desiderio e la ferma volontà della Chiesa di essere alleata dell’Amazzonia per sostenere una cultura della vita, della giustizia e della bellezza apprezzata e rispettata.

Suor Giuliana Imeraj

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