Alla grazia di iniziare un Nuovo Anno Liturgico vogliamo dire: Grazie Signore!
Grazie, perché sappiamo che Tu sei sempre con noi, e con pazienza, sapienza e bontà, ci accompagni nel corso dei tempi, nel cambiamenti epocali, nelle vicende belle e brutte della nostra vita e della Storia.
«Ecco, verranno giorni - oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra» (cfr. Ger 12,33-38).
Grazie perché le tue promesse, annunciate dai profeti di un tempo, si compiono nel Tuo Figlio che è venuto e vieni ogni giorno nella Liturgia delle nostre Chiese, nella testimonianza dei cristiani, nell’operare di ogni uomo e donna di buona volontà, semi di speranza in questo mondo, con le sue dinamiche trasformatrici:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina»(Lc 21,25-28.34-36).
Grazie, perché la nostra liberazione è vicina ogni volta che permettiamo l’entrata all’amore e al perdono, alla pace e alla riconciliazione.
La nostra liberazione è vicina ogni volta che, con la forza del Tuo Spirito, riusciamo a non appesantire i nostri cuori in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita, riservandoci quello spazio di tempo di preghiera personale e comunitaria, da permettere la continuità del tuo Regno in mezzo a noi.
Grazie, perché la Tua Chiesa, anche quest’anno, ci da la possibilità di sentirci fratelli e sorelle, pellegrini di speranza che camminano insieme, con piedi fermi e capo alzato, annunciando la venuta del Tuo Figlio: il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Amen.
«Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi» (1Ts 3,12-4,2).
suor Aparecida Da Silva
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